“Ti capita mai di essere così concentrato sull’obiettivo che ti stai prefissando, da perdere paradossalmente il contatto con quello che stai facendo per raggiungerlo?” “E ti capita anche di affannarti tra un’attività e l’altra, senza prestarvi effettivamente attenzione, al punto da non raggiungere quasi mai l’obiettivo?”
“Quante volte gli echi di quel litigio nella testa ci hanno rovinato l’intera giornata?
Rimuginiamo continuamente su quello che è stato e continuamente facciamo congetture su quello che sarà, logorati dall'ansia di ciò che pensiamo possa accadere.”
La nostra risorsa più grande è l’energia. Imparare a gestire l’energia, fisica e mentale, è la chiave di volta per imparare a stare bene. Tuttavia, ci capita spesso di consumarci in pensieri inutili o addirittura negativi. Fisicamente siamo qui, adesso, in questo spazio e con la mente siamo altrove, lontano, in un altro luogo e in un altro tempo, forse ieri o forse domani. Come se avessimo il dono dell’ubiquità, viviamo continuamente sospesi tra passato (cosa è accaduto prima) e futuro (cosa accadrà poi). Molti di noi, passano così tanto tempo a vivere nella testa da avere quasi dimenticato come sia il mondo quando lo si sperimenta direttamente con i sensi. L’eccesso di pensiero è, infatti, uno dei mali più insidiosi dell’umanità contemporanea, il nemico principale del benessere psicofisico e delle relazioni. Il continuo rimuginare di una mente agitata sottrae energie preziose a tutto l’organismo. Questo è quello che comunemente definiamo stress.
Il padre della Mindfulness in occidente è Jon Kabat Zinn, un biologo e professore dell’Università del Massachussets, il quale definisce la Mindfulness un “porre attenzione in modo particolare: al momento presente ed in modo non giudicante”. Letteralmente il termine Mindfulness significa “consapevolezza” e consiste in una tecnica psicologica di concentrazione, finalizzata a riportare la mente al presente, intenzionalmente e in maniera non giudicante, a disinserire il pilota automatico, a imparare a navigare nel mare della vita sia quando le acque sono agitare, sia quando sono calme, a imparare a percepire più che analizzare, accettare più che lottare.
Ogni persona è unica, pertanto unici saranno i benefici prodotti su ciascuno. Le ricerche scientifiche tuttavia ci dicono che la Mindfulness:
Ogni sessione settimanale comprende esercizi e pratiche guidate di Mindfulness, condivisione volontaria delle esperienze e brevi momenti informativo-educativi. La pratica è finalizzata ad allenare una accettazione consapevole, che non significa rassegnarsi al proprio destino: significa riconoscere che qui, in questo momento, c’è un’esperienza, che va osservata con semplicità, invece di lasciarle prendere il controllo della nostra vita, invece di giudicarla, attaccarla, litigarci o tentare di svalutarla. Questa accettazione radicale ci consente di bloccare il loop negativo e ci garantisce libertà di scegliere consapevolmente la strada più funzionale, allontanandoci dai problemi, dall’infelicità, dalla paura, dall’ansia. Ci consente cioè di affrontare i problemi nel modo più appropriato ed efficace possibile.
Le sessioni hanno cadenza settimanale, il lunedì sera, dalle 20:30 alle 22:00.
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